mercoledì 1 febbraio 2012

I giovani e la prima casa: missione impossibile

di Marco Vulcano CENTOPASSI N° 0 GENNAIO 2012


Troppo poveri per un mercato delle locazioni al di sopra delle loro possibilità, troppo ricchi per l’esiguo parco alloggi di edilizia sociale. Con l’intento di rispondere ai bisogni di questa nuova categoria dell’emergenza abitativa, la Regione Umbria ha approvato un bando che assegna contributi
alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa. Le risorse stanziate ammontano a 4,5 milioni di euro e i contributi, ripartiti in base al punteggio in graduatoria, ammontano al 30% del costo dell’alloggio fino ad un massimo di 30.000 Euro. Il bando, riservato alle coppie formate da giovani di età inferiore ai 35 anni, nelle intenzioni della Regione costituisce una risposta alle situazioni di maggiore debolezza sociale: presenza di figli minori, portatori di handicap, sfratto esecutivo. Tuttavia nei punteggi per l’assegnazione del contributo la Regione ha inserito anche elementi piuttosto innovativi. Il bando si rivolge infatti sia a coppie sposate sia a coppie conviventi e prevede punti in graduatoria per quelle titolari esclusivamente di redditi derivanti da lavoro precario. Misure da accogliere senz’altro positivamente e che dimostrano, da parte regionale, almeno la consapevolezza di quanto ormai non sia più rinviabile un ragionamento serio e approfondito  sulle nuove forme di welfare. Altri elementi positivi del provvedimento regionale sono i punti previsti in graduatoria per la certificazione ambientale dell’alloggio o per la sua ubicazione nel centro storico; misura, quest’ultima, rivolta ad arginare il progressivo spopolamento dei piccoli borghi medievali dell’Umbria, fiori all’occhiello della nostra regione. Tuttavia, accanto agli aspetti positivi questo provvedimento presenta anche limiti evidenti, primo fra tutti quello di risultare, più che un contributo, un rimborso destinato a chi è già in grado di procedere all’acquisto di un immobile anche senza il contributo regionale. Nella domanda di ammissione al contributo si chiede infatti di
indicare qual è l’alloggio che si acquista, dove è situato e chi è il venditore, come se chi richiede il contributo sapesse in anticipo di acquistare un determinato alloggio piuttosto che un altro. Chi non è in grado di firmare un compromesso di acquisto e bloccare un alloggio, come può avere una simile certezza? Il provvedimento regionale prevede inoltre l’esclusione dal finanziamento per chi acquisterà un immobile diverso da quello indicato nella domanda, ma chi non può bloccare un immobile, correndo il rischio che l’alloggio indicato nella domanda venga nel frattempo venduto a terzi in grado di acquistarlo subito, cosa dovrà fare? Da questo bando non riceverà grandi risposte. Può invece avere diritto al contributo chi presenta il certificato d’acquisto di un immobile stipulato a partire dal giorno dopo l’uscita del bando, anche prima della formazione della graduatorie. In questo modo, chi compra un immobile senza sapere se avrà o meno diritto al contributo – di cui evidentemente ha poco bisogno – potrà comunque beneficiarne.Per ogni ulteriore informazione sui contributi regionali alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa è possibile rivolgersi agli uffici del Sunia – Cgil, a Terni in via San Procolo n.8 e consultare il sito www.casa.regione.umbria.it.



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